mercoledì 3 novembre 2010

La forza dell'amore

Quando si fa una promessa d'amore non serve scriverla su una lettera. La lettera la riponiamo nel cassetto e ce la dimentichiamo. A volte la rileggiamo presi dal desiderio di ricordare un periodo che ci ha fatto emozionare e che non c'è più. Se questa promessa la scriviamo su un foglio e l'appendiamo lì dove ogni giorno e ogni sera poniamo il nostro primo e ultimo sguardo, allora questa promessa ci rimane viva dentro come scritta a lettere di fuoco.
Ogni giorno ce la ricordiamo e la portiamo avanti con coraggio e senza la paura.
L'amore non è fatto di promesse di epoche lontane e dimenticate, l'amore è un continuo ricordare quello per cui è iniziato.

martedì 2 novembre 2010

Pablo Neruda

Se tu mi dimentichi

Voglio che tu sappia
una cosa.

Tu sai com'è questa cosa:
se guardo
la luna di cristallo, il ramo rosso
del lento autunno alla mia finestra,
se tocco
vicino al fuoco
l'impalpabile cenere
o il rugoso corpo della legna,
tutto mi conduce a te,
come se ciò che esiste,
aromi, luce, metalli,
fossero piccole navi che vanno
verso le tue isole che m'attendono.

Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d'amarti a poco a poco.
Se d'improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
ché già ti avrò dimenticata.

Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere
che passa per la mia vita
e ti decidi
a lasciarmi alla riva
del cuore in cui ho le radici,
pensa
che in quel giorno,
in quell'ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.

Ma
se ogni giorno,
ogni ora
senti che a me sei destinata
con dolcezza implacabile.
Se ogni giorno sale
alle tue labbra un fiore a cercarmi,
ahi, amor mio, ahi mia,
in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne né si dimentica,
il mio amore si nutre del tuo amore, amata,
e finché tu vivrai starà tra le tue braccia
senza uscire dalle mie.

Lontano.. in un altro luogo

Quando si è amati si crede sempre di essere forti e invincibili. Si crede sempre di essere superiori al tutto il male e che tutto ci colpisca sempre come la pioggia, un secchio d'acqua. Acqua che scivola via dolcemente dal corpo e si asciuga.. al limite ci può far stare male un certo periodo ma poi tutto passa. Si crede anche che qualsiasi cosa che accade, non per nostro volere e che non vogliamo far accadere, quando accade diventi una sorta di maledizione, un qualcosa che ci rovina la vita inesorabilmente. Allora ci si rifugia dietro a dei muri e delle barriere insormontabili. Le barriere che rendono tutto ciò che si è creato giorno per giorno una specie di nulla che non ha nessun valore. Allora poi si rimane in un silenzio, un silenzio inevitabile. Si cerca dentro una piccola fiamma o meglio un qualcosa che la possa alimentare, perché essa c'è ma sembra talmente piccola che l'occhio esterno non la vede. La teniamo dentro protetta, ci brucia dentro, ci fa male. Potessi tirarla fuori questa fiamma, farla diventare fuoco, farla bruciare, ardere. Potessi usarla per esprimere il mio amore che si è perso lungo il cammino ma che non ha mai perso la speranza di ritrovare la strada. Sono sempre su quella strada che cerco la via, la via che mi porta dove sei te e dove ho la speranza che staremo insieme e nessuno toccherà ciò che è nostro.. nessun cataclisma, nessun cavaliere impavido, nessuna principessa dalle lunghe trecce.
Ma ora so di essere da sola, so di dover affrontare la tempesta e la battaglia con le mie forze.. sono alla deriva in mezzo al mare ma non perdo la speranza, cercherò dentro la bussola che mi indichi la strada per tornare da te.
Ti amo Gio, anche ora che sembra non si vero, che sono una merda, ogni cosa ignobile io ti amo.
Non ho paura di affrontare la strada.. la battaglia vale la pena combatterla. Erano in 300 i spartani contro una miriade di nemici e hanno tenuto duro. Io sono una guerriera, una valchiria. La lotta non mi spaventa.